Ritorno di una delle prime formazioni fondate da Javier Girotto agli inizi della sua carriera italiana, i Six Sax, quattro sax, un basso e una batteria, che nel lontano 1995 salutò il primo disco a nome del leader, per l’etichetta Via Veneto Jazz.
Se nel 1995 il sestetto era composto da Javier Girotto al sax baritono, Rosario Giuliani all’alto, Gianni Savelli al tenore, Marco Siniscalco al basso e Pietro Iodice alla batteria, che incise un cd con ospiti l’inconfondibile tromba di Randy Brecker e il sax di Bob Mintzer, oggi li rincontriamo con il leader al baritono e al soprano, Paolo Recchia e Daniele Tittarelli all’alto, Gianni Savelli al tenore e gli amici di sempre Marco Siniscalco al basso e Pietro Iodice alla batteria. Il loro repertorio, una miniera poco sfruttata in questi anni, riluce di nuovo smalto, per il loro originale approccio alle composizioni, tutte firmate da un inesauribile Javier Girotto, per la maestria tecnica e per le coraggiose scelte linguistiche. La musica, benché possegga ampi spazi per l’improvvisazione, si serve di strutture compositive per evidenziare le capacità solistiche dei singoli musicisti, organizzati in situazioni sonore collettive, ma anche in trii, duetti e soli, in una scaletta che comprenderà tutte le anime del compositore, come Cordoba, La Habana y La Toscana, Earth problems, John’s dreams, dedicata a Coltrane, Homenaje ad Astor, un tributo a Piazzolla, Sax Sex Six o The G4 formula, sulla strada di uno sperimentalismo che dopo Aires Tango, e i diversi duo, imperniati su classici e stilemi argentini, lo fa “strambare” verso atmosfere decisamente jazzistiche.